Chiara, vive in Corvetto da circa 4 anni con il suo fidanzato, entrambi non sono originari di Milano e si trovano molto bene nel quartiere.
Ricetta
Ingredienti per 4 persone 300g di riso vialone nano, 80g di burro, 40 g di Parmigiano Reggiano, 100g di barbabietole rosse già cotte, 1 litro di brodo vegetale, 120 g di taleggio (o gorgonzola), aceto di mele, sale e pepe, panna liquida da cucina (poca) per sciogliere il formaggio a bagnomaria.

Preparazione
Per questo risotto non serve un soffritto con scalogno, solo burro, perché la barbabietola è dolce.
Scaldare un tegame e far sciogliere parte del burro, unire il riso e farlo tostare a fuoco medio con una piccola presa di sale fino: fare attenzione che tutti i grani di riso siano bagnati dal burro fuso e che stiano sulla base del tegame senza andare sui bordi. Quando il riso scotta, e prima di vedere qualche chicco diventare bruno, bagnare con il brodo bollente e far ridurre leggermente.
Quindi versare a più riprese il brodo bollente e cuocere per 14 minuti circa. Nel frattempo tagliare la rapa rossa in parti e frullarla fino ad una consistenza in cui non risultino più pezzettini, ma che sia fluida e morbida: durante aiutarsi eventualmente aggiungendo un po’ di brodo.
Inoltre mettere a scaldare a bagnomaria il taleggio (o il gorgonzola) fino a quando non sarà sciolto: aggiungere un po’ di panna liquida.
A un minuto dal termine della cottura unire la rapa rossa e amalgamare la rapa con il risotto di modo che sia omogeneamente distribuita e il riso risulti di un bel color rapa.
Togliere il riso dal fuoco e mantecare con l’aceto di mele, il parmigiano e il restante burro.
Disporre il riso sui piatti da portata e posizionarci sopra aiutandosi con un cucchiaio, la fonduta di formaggio.
Consigli dello chef
Regolare la cottura in modo che il riso risulti cotto ma abbastanza al dente perché nei minuti successivi si ammorbidirà ancora. Il risotto deve essere all’onda cioè piuttosto morbido, ma mantecato.
L’aceto è stato inserito nella preparazione per dare una leggera acidità nel piatto. Nel nostro caso va a sostituire il burro soffritto con lo scalogno e la riduzione di vino bianco. È importante avere una giusta acidità in questo piatto che altrimenti rischia di essere stucchevole, in quanto la rapa rossa è molto dolce.
Chiara e il Corvetto
Vivo in quartiere da 4 anni con il mio compagno e non sono originaria di Milano. Prima abitavamo in zona Porta Romana. Noi ci troviamo molto bene in zona perché abbiamo tanti punti di riferimento come il chiosco di Giacomo e adesso anche piazza Ferrara e il Made in Corvetto!
A me piace il Corvetto e credo che offra molte opportunità: il fatto che la campagna sia a portata di mano, la presenza di verde anche su corso Lodi con le sue panchine, la vivacità e non da meno la comodità data anche dalla presenza di diversi mezzi pubblici. Apprezzo molto anche la sua multiculturalità, la presenza di molte famiglie e bambini e anche tante scuole e asili.